Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Vedo questo film con otto anni di ritardo, il motivo è semplice: si annunciava già all'inizio come un'opera di propaganda.
La visione conferma il timore e certo non è una bella premessa, ma la storia del cinema è ricca di splendidi film di propaganda, criticabili fin che si vuole ma magari splendide opere cinematografiche.
Questo purtroppo non mi pare un buon film: se la prima parte, che si svolge tutta nei centri controllo degli aeroporti, ha una sua forza e una sua tensione (nonostante mezzi cinematograficamente alquanto maldestri), appena l'azione si sposta sull'aereo dirottato, quello degli "eroi", la narrazione diviene grossolana e, dispiace dirlo, ridicola. Come già altri commentatori facevano notare manca di tutto: sceneggiatura, montaggio, fotografia, nulla insomma che possa avere un valore cinematografico, a dire il vero difetta anche di logica e di senso della realtà.
Il fastidio diviene insopportabile al pensiero che sta trattando fatti realmente occorsi e tanto drammatici.
Un film che dovrebbe essere ricordato solo come esempio di propaganda e di come essa trovi in ogni epoca i suoi motivi e le sue forme, con o senza merito.
Permettetemi di chiudere con le parole del Poeta: "Fortunato quel paese che non ha bisogno di eroi".
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