Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Essenziale e asciuttissima ricostruzione – più che plausibile – del piano rivendicato da al-Q??ida - che portò, l’11 settembre 2001, a rendere ancora più tragico il giorno dell’attacco alle Torri gemelle di New York. Un’opera meticolosa di figurazione cinematografica, che il regista Paul Greengrass, eccelso riedificatore per il grande schermo di fatti realmente accaduti (suo, nel 2013, il credibilissimo e avvincente Captain Phillips), consegna alla storia dell’universo in celluloide. Montaggio serrato e senza tentennamenti. La tensione schizza altissima sin dalle primissime sequenze del film, complice, soprattutto in principio, la bravura degli interpreti degli attentatori nelle fasi della loro preparazione. Spicca, in particolare, Khalid Abdalla (nel 2007 Il cacciatore di aquiloni), nei panni del terrorista-pilota Ziad Jarrah. La sceneggiatura accurata dello stesso Greengrass è basata anche sulla collaborazione dei familiari delle persone morte in seguito allo schianto dell’aereo scelto – senza successo - per la distruzione del Pentagono. La regia rimpalla in continuazione tra il panico terminale che si scatena sul Boeing 757 United Airlines 93 e l’impotente trambusto che sconvolge la torre di controllo. L’utilizzo d’immagini di repertorio contribuisce a rendere ancor più impressionante la vicenda. Ottima la scenografia, soprattutto nella riproduzione dell’interno del velivolo in cui si consuma il dramma e la rivolta decisiva dei passeggeri. Vincitore di un BAFTA (British Academy of Film and Television Arts), avrebbe meritato come minimo un Oscar. Opera imperdibile.
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