Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Mamma che brutto film! Ancora con questa assurda pretesa del cinema-verità, del documentario ricostruito, del realismo nudo e crudo?! Tutti principi ideologici in nome dei quali si fanno film privi di una sceneggiatura degna di questo nome, con "vettori narrativi" al posto di veri e propri personaggi, con un affastellamento convulso di luoghi e di situazioni e con dialoghi che sembrano sparati lì a random...Non ci siamo. E poi che stile improponibile!!! Il momento del dirottamento è una delle sequenze più maldestre che abbia mai visto in un thriller d'azione. E dov'è la suspence? Dov'è il coinvolgimento emotivo? Ma soprattutto: dov'è il cinema? L'unico momento che mi ha messo il groppo in gola, chissà come mai, è stato quando l'aereo si è schiantato contro la torre: praticamente l'unica scena non ricostruita e quindi "autenticamente reale". Che delusione questo Greengrass! Ci voleva la Bigelow a trattare una simile materia: solo lei sa infondere alle immagini quel dinamismo e quella tensione, mascherando (come in Hurt Locker) un'impareggiabile perizia stilistica e uno spiccato senso del ritmo cinematografico con un'apparente casualità di rappresentazione. Greengrass non l'ha saputo fare, almeno in questo film.
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