Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
La camera frenetica che segue il dettaglio, la parola, la sfumatura è forse la cosa che più si ricorda di questo film, certo non anonimo, ma un po' troppo fugace e nervoso - e di conseguenza dispersivo - per lasciare il segno. La cronaca del dirottamento procede parallela a quella dell'operato dei controllori di volo (anche loro affrontano quella che probabilmente rimarrà la loro peggiore giornata in assoluto), mantenendo il film su due piani accomunati da una simile angoscia, che sfocia chiaramente in maniera dissimile sull'aereo (il tentativo di ribellione all'ammutinamento) e a terra (la rapida diffusione delle notizie provenienti dal WTC, l'impotenza). Onorevole l'intenzione di ricordare le vittime di quel giorno funesto, ma sul piano cinematografico, oltre alla tensione, che rimane? C'è comunque da rilevare la scarsa propensione al romanzesco, alla fiction, che solitamente è l'elemento che rovina questo tipo di lavoro.
L'unico, dei quattro voli che si schiantarono l'11 settembre 2001, a non colpire il bersaglio fu lo United 93: cronaca del decollo, del viaggio, del dirottamento e dello schianto. Nessun superstite.
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