Regia di Ken Loach vedi scheda film
Vado certamente in controtendenza affermando che anche la cruda violenza della realta' storica ha bisogno di certe costruzioni formali per essere narrata cinematograficamente altrimenti rimane una "finzione documentaristica", didascalia, come giustamente l'ha definita qualcuno in questi commenti. L'autore tenta di inserire dei plot secondari per muovere armonicamente in avanti la narrazione ma e' talmente concentrato sul racconto storico che praticamente se li dimentica per strada. Il risultato e' che le rappresentazioni di certi conflitti politici, racchiuse in 4 battute e due quadri, sono imbarazzanti per sciatteria e somigliano piu' a delle assemblee studentesche, a dei diverbi tra adolescenti piuttosto che a delle scene da guerra civile. E' difficile fare racconto storico, nel cinema, senza cadere nell'epico e nel retorico ma il "il vento che accarezza l'erba" e' caduto nell'estremo opposto.
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