Regia di Richard Kelly vedi scheda film
Alcune cattive premesse: The Rock è protagonista, Seann William Scott interpreta un personaggio "serio" e Buffy è una pornostar! Scherzi a parte (anche perché The Rock non recita neppure così male!) il secondo film di Richard Kelly risulta davvero confuso e particolarmente incomprensibile, se non altro nella sua interezza e nel finale. Anche Donnie Darko, oggi elevato a piccolo cult, non c'è dubbio che era un film difficile. Però, a differenza di questo secondo pretenzioso tentativo, il primo destava una certa curiosità, tale per cui molti spettatori (tra cui io, lo ammetto) erano portati ad una seconda, addirittura terza visione (e magari qualche visita in blog e forum sull'argomento), cosicché i nodi venivano sciolti e l'ermetismo in larga misura sconfitto. Questa volta Kelly fallisce: il film è pesante e lungo, contenutisticamente e narrativamente "frastagliato", i personaggi ridicoli così come la trama nel suo insieme e una buona fetta delle battute chiave. E soprattutto non suscita la curiosità tale da spingere alla seconda visione chiarificatrice. Si comprende quindi la divisione tra il pubblico: da una parte i pochi che già elevano il regista statunitense a visionario e si spremeranno le meningi alla ricerca del significato nascosto; dall'altra tutti quelli che, come me, lasciano la comprensione totale del film al solo Richard Kelly e agli illuminati del primo gruppo, magari in fiduciosa speranza che si tratti solo di un momentaneo passo falso.
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