Regia di Richard Kelly vedi scheda film
Tanto ambiziosa quanto imperfetta la seconda prova di Richard "Donnie Darko" Kelly. Il suo "Southland tales" è un affresco corale e schizofrenico che punta dritto alla fine del mondo passando per decine di personaggi e situazioni sopra le righe che trattano di guerra, terrorismo, complotti elettorali, destabilizzanti scoperte scientifiche, ossessioni da controllo, potere del vizio e tanto altro ancora. A pensarci bene, nonostante la vicenda sia ipoteticamente ambientata in un futuro non troppo lontano, il contesto non fa altro che rispecchiare la realtà amplificandone esponenzialmente alcuni difetti ; di certo non è la prima volta che vediamo polizia a caccia di "negri" o pseudo-attori entrare in politica, né ci si può meravigliare troppo di fronte a "grandi fratelli" non autorizzati od a strane coalizioni che coinvolgono esercito, malavita e la cosiddetta classe dirigente. Quello che fa Kelly non è altro che estremizzare il tutto condendolo di dialoghi a tratti non-sense e mettendo il destino del mondo in mano a personaggi eccentrici e apparentemente senza futuro come una porno-queen ambiziosa, due presunti gemelli ed un imbranato eroe del cinema action. Il risultato è un film lunghissimo, logorroico, contaminato da passaggi sci-fi, grotesque e musical - da non perdere Justin Timberlake che canta i Killers in piena sindrome paranoide oppure il ballo finale di The Rock con Sarah Michelle Gellar e Mandy Moore sulle note di Memory Gospel di Moby, autore dell' intero score della pellicola - messo in scena con sfarzo e largo uso di mezzi e comparse per le scene di massa. Disomogeneo, a volte confuso nello sviluppo, senza controllo alcuno nel finale, il lavoro di Kelly ha comunque un suo fascino visivo, ben supportato per altro dalla prova di un cast che non annovera grandi star di riferimento ma un sacco di eterne (ed incompiute) promesse del grande schermo accompagnate da diversi caratteristi e comici televisivi. Tutti al posto giusto in un film sbagliato, flop clamoroso al botteghino ma più interessante di quanto possa sembrare.
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