Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Un piccolo film,una dimensione produttiva ridotta ,un'ambientazione spoglia,la periferia di Helsinki con tutti le sue enormi fabbriche agli antipodi dall'estetica da Mulino Bianco a cui siamo abituati,i suoi casermoni dai colori spenti,impersonali che scorrono uguali davanti all'occhio della cinepresa cosi'lontani dalle idee turistiche che si hanno della capitale finlandese,un protagonista perdente,ma perdente vero,un misto di consapevolezza e imbecille rassegnazione.Avrebbe potuto essere un esemplare film sul desiderio di vendetta che un uomo puo'provare ma in realta'è un film sulla rassegnazione,sul chinare il capo ai soprusi in questo mondo a due velocita'.A dir la verita' a vedere il protagonista cosi'maldestro non mi ha messo tristezza ma quasi mi ha fatto venire un travaso di bile perche'uno cosi'fesso e sfigato è veramente difficile da trovare,ma forse uomini cosi'esistono veramente,uomini che sacrificano all'amore,o meglio all'ideale dell'amore tutta la propria anima.Incredibile le cose che sopporta questo ex vigile notturno di un centro commerciale per la compagnia della donna del boss...ma almeno nel finale una piccola fiammella di speranza c'è,dopo che ha rifiutato in continuazione tutte le ancore di salvezza che gli sono state prospettate.E'un film con dialoghi scarni,dilatati,antirealistici cosi'come la vicenda è raccontata con uno stile surreale,quasi fosse un teatro dei mimi.....
la faccia è tutta un programma
eccellente
non male
veramente bravo
ottima regia
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