Regia di Guillermo Del Toro vedi scheda film
La tradizione del fantasy nella cinematografia europea non è foltissima : nonostante qualche kolossal di successo, come per "La storia infinita" venti e più anni fa, anche per via della miglior tecnologia a disposizione e delle possibilità di servirsi di più mezzi, il riferimento per gli appassionati è sempre stato il versante hollywoodiano. Coprodotto tra Messico e Spagna ( con partecipazione USA) , ecco un interessante tentativo di realizzare un film fantastico con venature fiabesche che si è fatto onore agli Oscar 2007: "Il labirinto del fauno" è una favola da non far vedere ai bambini, per via di atmosfere angosciose, particolari violenti, eppure la tradizione novellistica dei Grimm, di Perrault e di Andersen pullula di crudeltà , destini infami che infieriscono su innocenti, e momenti di orrore vero e proprio. Ambientato durante la Guerra civile di Spagna , il film di Del Toro divide la narrazione l'impietosa descrizione di un ambiente cattivo che vede nel Capitano-padre adottivo della piccola protagonista Ofelia un regnante iniquo e profondamente malvagio, e il mondo favoloso e cupo che si prospetta alla bambina, introdotto da un saltellante e vagamente inquietante fauno. La fuga dal reale non manda in un universo grazioso, la fantasia sotto l'oppressione e la violenza autorizza incubi spaventosi ( la scena della creatura con gli occhi sulle mani è onestamente da brividi), il film è stato amato più in terra d'America che qua, ma possiede una potenza visiva di un certo peso, e se si riesce a porvisi davanti con la curiosità e la freschezza mentale dell'infanzia, è rintracciabile una poetica aguzza e deragliante.
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