Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Film puramente estetico, temo nulla di più: tolto lo sfarzo delle scene, degli ambienti e dei costumi (premiati con tanto di Oscar, e ti credo...), la goduria degli occhi ogni volta che i due "delfini" si siedono a tavola, ora con dappresso un coloratissimo fagiano, ora davanti ad una chilometrica trota della quale non si vede la pinna caudale tanto è lunga, ora accanto ad una torta mutli strato che arriva al soffitto condita e affogata nei peggio colori (a proposito: come facevano a non essere tutti obesi con quel po' po' di roba che mangaivano tutti i giorni??); tolti i dentini a scalpello della dolce Kristen Dunst, l'imbolsito imbarazzo del suo consorte Schwartzam, l'aria frizzante della vita di corte, tutti elementi che, al netto ovviamente del "maddeché, ahò?" che trasuda dai tutti i pori dell'incorreggibile Asia Argento, rendono sostanzialmente simpatico questo film (al punto da far arrivare a detestare l'arrivo inferocito della Rivoluzione proprio quando le cose comininciavano a girare per il verso giusto), per il resto c'è sostanzialmente una gran noia, specie nella parte iniziale dove non succede un emerito tubo, e dove nulla viene raccontato se non una ricostruzione appunto estetica di ciò che accadeva nelle corti principali d'Europa. A proposito... rendersi conto che la nostra cultura deriva ed è figlia di usanze tipo quelle di lasciare che trenta persone, maschi e femmine chi se ne frega, assistano al parto di una povera ragazza spaventata fino allo svenimento, lascia davvero a bocca aperta.
A bocca un pochino storta lascia invece l'ennesima (semi) delusione lasciataci dalla Coppola, il cui esordio straordinario con "Lost in Translation" resta ahimè un evento occasionale della sua non folgorante carriera. Film che raggiunge la sufficienza giusto per il budget investito in lusso.
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