Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Originale biopic con il quale Sofia Coppola ha tentato l’impossibile impresa di riabilitare la figura di Maria Antonietta, la dissoluta regina di Francia, ghigliottinata in seguito alla Rivoluzione Francese. La prima parte del film è davvero interessante: Marie Antoinette viene descritta fondamentalmente come una bambina ingenua, cresciuta in un ambiente rigido e formale ed avviata al matrimonio con il Delfino di Francia per scopi politici. In questa parte Kirsten Dunst è semplicemente perfetta e Sofia Coppola è bravissima a padroneggiare la storia, punteggiandola di accenti ironici e descrivendo con divertita cattiveria la superficialità ingessata della corte di Francia e l’imbranataggine del futuro re Luigi XVI. La ricostruzione degli interni è a dir poco sontuosa, mentre decisamente più scarni ed essenziali sono gli esterni. Geniale la scelta, apparentemente incongrua, di utilizzare una colonna sonora pop rock (soprattutto synth pop anni ’80): il film risulta così più appassionante ed estremamente alleggerito, nonostante qualche lungaggine di troppo. Purtroppo la seconda parte del film non mantiene gli ottimi presupposti iniziali, risultando superficiale, sbrigativa, schematica. Non viene chiarito il passaggio di Marie Antoinette dall’adolescenza alla maturità e la stessa Kirsten Dunst sembra improvvisamente alquanto a disagio in un ruolo che le sfugge progressivamente di mano. Risibile anche la descrizione del contesto storico sullo sfondo degli avvenimenti e la sbrigativa spiegazione della genesi della Rivoluzione incipiente. Insomma, un film molto interessante, ma decisamente irrisolto: voto sufficiente.
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