Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Geremia (il bravissimo Giacomo Rizzo) fa il sarto ma in realtà è un usuraio che presta soldi in cambio di interessi stratosferici; se qualcuno non paga passa alle maniere forti. Vive in compagnia della madre e non ha amici. Brutto e incapace di farsi amare, finirà per innamorarsi della splendida Rosalba (Laura Chiatti) la figlia di due poveri cristi ai quali sta prestando del denaro.
I soldi, che non sono tutto, non possono compensare la mancanza di amore. A fare da padrone nell’esistenza di Geremia è una avidità bieca e fine a se stessa, che riguarda i sentimenti e gli oggetti anche insignificanti, tanto che egli si rifiuta persino di regalare i cioccolatini che tiene sul banco della sua sartoria; una corazza dietro cui il pover’uomo si rifugia da quella realtà complessa e intrisa di passioni da cui sente di essere escluso. Proprio l’amore paradossalmente spingerà l’usuraio ad abbassare la guardia; errore che gli risulterà fatale. Paolo Sorrentino dipinge il dramma di questa solitudine in maniera originale e appassionante, strutturando un film intelligente con il suo stile vagamente surreale e inconfondibile che qui (2006) dava ancora i suoi frutti migliori.
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