Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Ancora una volta Sorrentino "spacca". La piccola presentazione che ho letto qui sul sito di Film TV è imbarazzante: Geremia non crede di far del bene, lo dice ma è consapevole di esser un bruto. E non ci vedo nemmeno una critica così evidente ai costumi Italiani. Mi pare che Sorrentino si metta dietro la cinepresa e provi a raccontare una storia: la storia poi prende la sua strada e Sorrentino la segue. I personaggi sono veri, autentici e non hanno in bocca frasi del regista, non sono lì a giudicare la società italiana; non sono, come spesso accade, o "buoni" o "cattivi", sono fragili come tutti noi, sono costantemente mossi da emozioni, calcoli, pensieri che, a seconda del punto in cui vengono osservati, possono essere malvagi o virtuosi. Sono utilitaristi è vero: il principio è apparenza, come le parole che Geremia dispensa in pubblico, la convenienza, invece, è al primo posto.
Sorrentino vuol dire che in Italia, ormai, abbiamo perso il valore del principio e siamo un popolo di vili utilitaristi? Non credo.
Lo reputo un film eccezionale, un film italiano di altri tempi, un regista di altri tempi: non è forse autentico al 100%, magari un po' paraculo, ma è un artista.
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Film bellissimo tr ai milori o forse il migliore di Sorrentino.Sul senso concordo con te in pieno.La prova attoriale di Giacomo Rizzo è eccezionale.Un saluto
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