Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Geremia è un usuraio dall’aria viscida che cerca di intromettersi con invadenza nelle vicende private delle famiglie alle quali ha prestato denaro. Come nel precedente Le conseguenze dell’amore, il protagonista vive un’esistenza squallida, a un certo punto intravede una possibilità di salvezza grazie a una donna, ma non riesce a coglierla. Geremia esibisce la sua abiezione con compiacimento, pronuncia battute che sembrano inventate da un Oscar Wilde in acido (“Non ho fiducia in Dio perché lui non ha avuto fiducia in me”), però non ha intorno a sé un contesto plausibile: gli altri personaggi sono figurine appena abbozzate, semplici funzioni narrative (es. che fine fa la romena che all’inizio vediamo arrivare in Italia?). Dubbi anche sul tono eccessivamente grottesco e sul finale pasticciato. Resta comunque un film interessante.
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