Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Sorprendente.Questo è il primo aggettivo che mi viene in mente dopo aver visto e fatto sedimentare adeguatamente questo film.Ottimo esempio di cinema italiano autoriale senza essere spocchioso,capace di un linguaggio cinematografico d'alto profilo(l'ambientazione cupa e surreale grazie all'architettura fascista,la fotografia che privilegia toni freddi,lividi che contribuiscono ad aggiungere ulteriore angoscia,una galleria di personaggi che in poche battute descrivono la pochezza dell'umanita'moderna prigioniera di convenzioni e di un campionario televisivo la cui piu'alta espressione è la televendita,la figura di Geremia,vero e proprio prototipo dell'uomo senza qualita'che si impone per squallore e grettezza)senza essere troppo criptico.Si racconta una storia che sara'successa migliaia di volte arricchita da una stangata ai danni dell'usuraio che oltre ad essere squallido non è proprio sveglissimo(nonostante dica di se stesso di avere una certa intelligenza).La figura di Geremia,una sorta di Scrooge dickensiano con l'aggravante della non redenzione;non si dimentica facilmente cosi'come non si dimentica la Chiatti bellissima e che usa le parole come lame affilate ai danni dell'amico di famiglia.......
Il padre della sposa ,faccia da cane bastonato
La madre paralitica di Geremia,poche battute che lasciano il segno
Strano personaggio bofonchiante,vestito country,che nasconde la sorpresa
Bellissima con battute taglienti
Performance splendida dalla sua andatura ballonozolante ai suoi aforismi,alla statura del personaggio
Splendida regia,attenta ai particolari
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