Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
Film che direi minore, tra quelli di Almodovar, se non fosse che molti registi, al loro meglio, non hanno in carriera un film di questo livello.
E’ una storia di donne, ispirato alla vita di Almodovar, che, dice, è sempre stato circondato da donne, zie e parenti vari femminili. Non ci sono maschi con ruoli importanti, l’unico che si vede un po’ è una vera merda di persona, uno a cui l’ergastolo andrebbe stretto. La storia è piuttosto piccina, pure con gli eccessi tipici del regista, che non possono mancare. La protagonista, Penelope Cruz, brava e bella come poche volte, è attorniata da attrici in stato di grazia, tra cui Yohana Cobo, la figlia (dimostra meno dei suoi 21 anni – allora), che c’è da augurarsi diventi la nuova musa di Almodovar.
Insomma un piccolo gioiellino, non succede molto, ma a cui do un 8. La Cruz fu candidata all’Oscar (vinse Helen Mirren per La regina). A Cannes non vinse, ma fu bella la scelta della giuria, quando, come migliore attrice, premiarono tutto il cast femminile di questo film, che vinse pure per la sceneggiatura. E’ stato un bel successo commerciale.
Al solito molto bella
Oramai filma solo belle cose
Bravissima e bellissima
Sempre brava, è un piacere
Brava
Brava
Ragazzina in realtà 21enne, speriamo reciti ancora con Almodovar, buca lo schermo
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