Regia di Bohdan Sláma vedi scheda film
Prima di tutto voglio riportare due versi della canzone di Rino Gaetano "Mio Fratello E' Figlio Unico" dove si legge così: ...e non ha mai criticato un film / senza mai prima vederlo... chi ha orecchie per intendere intenda e la prossima volta non scriva un giudizio basato su quanto un film è triste e su che faccia hanno gli attori. Lasciamolo fare agli amanti dei film di Vanzina...
Il film è triste, il titolo inganna. Ma è una tristezza legata al tema che si vuole trattare, lagata al luogo che si vuole descrivere. E' la tristezza di persone smarrite, bisognose di affetto e che in modo diverso, secondo la loro personale sensibilità, tentano di dare un senso al loro esistere. Ma accanto alla tristezza c'è anche la ricerca continua della felicità che si trova nelle piccole cose, nei piccoli momenti di intimità che si riescono a vivere. Si trova in quei momenti in cui persone diverse tra loro si ritrovano a formare una famiglia "sui generis" dove ciascuno trova nutrimento per la realizzazione dei propri desideri. Non sarà possibile realizzarli ma la complicità tra queste persone resta e tra di loro nascerà un rapporto forte che è la speranza e il raggio di luce che si intravede nel finale.
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