Regia di Rob Zombie vedi scheda film
Quello che realizza Rob Zombie è un cinema horror che fa discutere,anche se pure sulla definizione che lo incanala nel genere c'è da parlarne,perchè,se "La casa dei 1000 corpi" era una sostanziale nuova versione del "Texas chainsaw massacre",senza cannibalismo,ma con elementi orrorifici,oltre,naturalmente,ad una forte dose di carica sanguinaria,in questo seguito sembra che sia salita la componente western delle nefande avventure della famiglia di assassini psicopatici capeggiati dal clown lercio Capitan Spaulding, visto che,deciso a fargliela pagare con la legge del taglione c'è uno sceriffo che ad un certo punto ribalterà i ruoli e tramuterà i mostri in vittime,torturandoli ed infierendo su di loro. Se il primo film era parso un remake non dichiarato,con un regista capace dietro e poche idee davanti,questo è più originale,e usa un sarcasmo macabro che bilancia le accelerazioni di violenza che sono presenti.Zombie si conferma director di buona mano narrativa,e che sa dare alla ripresa respiro,e nitore all'immagine,senza insistere più di tanto sui particolari truculenti,anche se il pubblico percepisce comunque una dimensione malata e senza riguardo morale.Ma,alla fine,rimane un dubbio:visto il ribaltamento dei ruoli,non è che alla fine tutto quel che di orrido viene mostrato,e dato che tutti o quasi son cattivi,tranne le vittime( ignare,che al massimo possono non essere simpaticissime,o poco intelligenti,ma certo non meritano certe fini che vengono loro inflitte),c'è una condanna di fondo sulla violenza,da qualsiasi parte la si usi?L'horror come lezione morale,non è certo il primo film a farlo,ma questo allora lo farebbe in una maniera non dichiarata e così senza filtri,da suscitare sensazione.
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