Regia di Alejandro Jodorowsky vedi scheda film
Jodorowsky, il surreale e l'amour fou. Ci sono delle scelte stilistiche e registiche molto interessanti, alcuni movimenti di macchina ben studiati (mi è piaciuto particolarmente un movimento di macchina, quando fando scappa via da lis che rimane ferma ad urlare il suo nome mentre lui sale quella sorta di chiocciola-labirinto di sabbia. La macchina gira attorno e segue il suo movimento e poi si allontana sempre più dal tutto mentre lis continua ad urlare il nome di fando) e un ottimo uso del montaggio (basti pensare a quando disotterrano la bambola, sembra che tirino fuori la terra ed invece è solo l'effetto della pellicola proiettata all'incontrario!).
Bella la riflessione sull'utopia, sul rapporto di coppia visto come eterna ossessione, come eterno gioco oscillante tra l'illusione e la passione totale (alle volte masochista, ecco perchè l'uso delle manette e delle catene che porteranno lis alla morte). L'utopia dei libri, delle favole e lo scontro duro con la realtà, lo scontro con la morale e con la borghesia vigliacca, arrogante e terribilmente ipocrita. Una società che non permette di vivere, solo nella morte c'è la liberazione, solo nella morte si può trovare il paese incantato, la felicità dell'eterno amore tra fando e lis.
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