Stella vuole andarsene via, lontano dal padre e dal dolore per la morte della madre. Iuri, suo fratello maggiore, ha un rapporto molto intenso con Stella di cui è profondamente e infelicemnete innamorato. Il padre è all'oscuro di tutto così come Iuri è all'oscuro del progetto di fuga di Stella...
Note
Ambizioso, presuntuoso, carnale, rigorosamente low budget, figlio di un immaginario corrosivo, che (si) consuma nell'istante in cui si compie e si mostra: l'opera prima di Libero De Rienzo assomiglia molto a Libero De Rienzo, attore nervoso e rapsodico, che lavora poco ma intensamente, _Santa Maradona_ e _A/R andata+ritorno_ con Ponti e Catherine Breillat (_A mia sorella!_), ingenuo e sfrontato, maturo e adolescenziale. Una personalità, e un cinema che sta per nascere, di contrasti e contrapposizioni, di pugni e carezze, di scomparse e di illuminazioni.
Talmente scombinato da risultare comunque molto interessante. Nell'insieme un film che non si dimentica. La parte migliore il finale grottesco e diversamente comico.
Iuri e Stella sono fratelli, o meglio fratellastri (Iuri è nato in seguito a uno stupro). Nonostante questo si amano, di un amore viscerale e profondo, che va oltre tutto. Ma si devono separare, lei andrà a New York, e ha paura che Iuri soffra. Libero De Rienzo (Santa Maradona, Smetto quando voglio) scrive, dirige ed interpreta un film violento, duro, che parla di droga ma non… leggi tutto
L’esordio alla regia di Libero De Rienzo è incisivo, efficace, diretto, senza mezzi termini, senza mezze misure. É uno Tsnunami. É un fiume che s’ingrossa per le pioggie e poi trasborda il suo letto, investe case e strade. É un’alluvione. C’è l’ha con tutti il giovane neo-regista: famiglia, Chiesa e Stato, con le loro istituzioni e le loro autorità. In un’ambientazione… leggi tutto
Mao diceva: “ Tenetela sacra la mediocrità che è un’indicazione di come non si deve fare”. Questa massima del grande timoniere cinese calza a pennello per SANGUE sottotitolo LA MORTE NON ESISTE, opera prima del valido attore Libero De Rienzo (SANTA MARADONA, MILANO-PALERMO IL RITORNO, FORTAPASC). Stella e Iuri sono fratello e sorella, incestuosi e disturbati,… leggi tutto
Iuri e Stella sono fratelli, o meglio fratellastri (Iuri è nato in seguito a uno stupro). Nonostante questo si amano, di un amore viscerale e profondo, che va oltre tutto. Ma si devono separare, lei andrà a New York, e ha paura che Iuri soffra. Libero De Rienzo (Santa Maradona, Smetto quando voglio) scrive, dirige ed interpreta un film violento, duro, che parla di droga ma non…
Elio, perchè è lui così come genuino lo vuole la sua natura. Nessuno, perchè non è nessuno, non è una star, è solo un grande piccolo uomo che fa l'attore. Centomila,…
Mao diceva: “ Tenetela sacra la mediocrità che è un’indicazione di come non si deve fare”. Questa massima del grande timoniere cinese calza a pennello per SANGUE sottotitolo LA MORTE NON ESISTE, opera prima del valido attore Libero De Rienzo (SANTA MARADONA, MILANO-PALERMO IL RITORNO, FORTAPASC). Stella e Iuri sono fratello e sorella, incestuosi e disturbati,…
Eros Thanatos e Schizos:un perfetto trittico.C'è un po' di tutto nell'ipervitaminizzato esordio registico di Libero De Rienzo:ci sono venature pulp(ma più che quelle di Tarantino sembrano quelle profetizzate dal Thomas Prostata di Mai dire tv)c'è la storia di un amore impossibile,incestuoso,c'è la storia del disturbo mentale di Iuri condannato all'infelicità per il suo sentimento per la…
l'attore è la maggiore promessa che il panorama cinematografico italiano possa vantare.
La sua natura eclettica e quel volto – ora sbarazzino, ora insolente - lo rendono unico, talmente da accomunarlo ad una delle…
Viaggio allucinante nel mondo adolescenziale di una periferia degradata. Drammi e ansie personali si mischiano con il malessere di una società cinica e violenta.
Film sulla devianza, volutamente sconnesso e frenetico, che grida il proprio anticonformismo a suon di luci e chiaroscuri, abusandone oltre il sopportabile. Si professa estrosamente alternativo, ma poi si accascia su spunti antiproibizionistici ed anticlericali da macchietta.
Imbarazzante apologia di reato e dell'infantilismo, che reato non è, ma ugualmente andrebbe, se non punito, stigmatizzato. Produzione di basso profilo di cui si è inspiegabilmente fatta connivente anche la Rai (è giusto che certi misfatti vengano denunciati), il filmetto vive su un paio di idee stereotipate e gggiovani e pretende di pontificare e insegnare la vita con…
Libero De Rienzo ripone momentaneamente gli umili panni dell’attore per indossare quelli più nobili del regista e sovrapporvi poi, nuovamente, quelli umili dell’attore ritagliandosi una piccola parte nel suo film d’esordio: “Sangue – La Morte Non Esiste”. Non amatissimo dal pubblico delle sale ma acclamato dalla critica, “Sangue” è un presuntuoso tentativo di fare cinema…
Non è un esordio alla regia frutto del caso quello di Libero De Rienzo (che rispecchia la sua indole di attore poco propenso alla convenzionalità), una visione che non passa inosservata almeno per chi è riuscito a vederlo (non molti purtroppo) al netto del fatto che è in grado di scatenare giudizi agli antipodi.
Si tratta di un "oggetto" cinematografico tanto…
L’esordio alla regia di Libero De Rienzo è incisivo, efficace, diretto, senza mezzi termini, senza mezze misure. É uno Tsnunami. É un fiume che s’ingrossa per le pioggie e poi trasborda il suo letto, investe case e strade. É un’alluvione. C’è l’ha con tutti il giovane neo-regista: famiglia, Chiesa e Stato, con le loro istituzioni e le loro autorità. In un’ambientazione…
Sospeso nel limbo del Cinema non convenzionale,il film di Libero Di Rienzo scoppia in un delirio costante,tra ironia e dramma sottile ed iperbolico.Estremamente rarefatto il risultato come Di Rienzo stesso.
Esordio malato e pulp che non si fa mancare nulla, dalla droga all'incesto. Libero De Rienzo crea un suo stile di immagini e voci sovrapposte, ma ogni tanto si fa prendere la mano. Elio Germano si conferma speranza del cinema italiano; brava anche la Barilozzi (le riprese della sua schiena mi fanno impazzire). Il finale contro gli abusi del potere è infilato un po' di forza e si mescola con il…
In Sangue, esordio da regista, Libero di Rienzo imbriglia una materia magmaticamente soggettiva nella classica tripartizione in atti. L'iniziale ossessione corporale, radicale per forma e tema, si fa denuncia di una malattia terminale del corpo fisico (sempre imperfetto), poi familiare, sociale, istituzionale. Il film aggredisce con esasperazione visiva, ma la percezione lisergica muta in cruda…
Ambizioso, presuntuoso, carnale, rigorosamente low budget, figlio di un immaginario corrosivo, che (si) consuma nell’istante in cui si compie e si mostra: l’opera prima di Libero Di Rienzo assomiglia molto a Libero Di Rienzo, attore nervoso e rapsodico, che lavora poco ma intensamente, Santa Maradona e A/R andata+ritorno con Ponti e Catherine Breillat (À ma soeur), ingenuo e sfrontato,…
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Commenti (3) vedi tutti
Talmente scombinato da risultare comunque molto interessante. Nell'insieme un film che non si dimentica. La parte migliore il finale grottesco e diversamente comico.
commento di la criticonaGrottesco ai limiti dell'inverosimile, capirlo è un tabù. Preferisco il Libero De Rienzo attore.
commento di slim spaccabecco3/10
commento di alex77