Regia di Francis Veber vedi scheda film
La normalità al potere: Veber sta al cinema di commedia francese come da noi un Neri Parenti o un Vanzina. Film griffatissimi (qui Lagerfeld, Chanel, Ferrari, Porsche...), attori di grido, Parigi che è sempre Parigi e che potrebbe essere Roma, poca psicologia, molto Feydeau. L’unica differenza sta nella mancanza di volgarità, che nelle pellicole del regista di La capra è quasi assente. Perdipiù, Veber si diverte da anni a portarsi dietro un suo personaggio feticcio, tale François Pignon, facendolo interpretare da attori diversi: se, per esempio, nella Cena dei cretini era Jacques Villeret e nell’Apparenza inganna Daniel Auteuil, in Una top model nel mio letto è Gad Elmaleh, che - come i suoi antichi cloni - ha la fortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento giusto. Innamorato pazzo di Emilie (Virginie Ledoyen), è respinto perché sfigato e posteggiatore. Fotografato per caso accanto a una specie di Claudia Schiffer (la fresca Alice Taglioni, che ricorda non poco Candice Bergen da giovane), viene coinvolto da un miliardario (l’ex Pignon Auteuil) in uno scambio di ruoli che gli consentirà di riscattarsi. Un filmettino gracile gracile che ha il pregio della brevità (solo 85 minuti) e il merito di non prendersi sul serio. E che regala tre o quattro momenti davvero divertenti. Un plauso ai “caratteristi” Richard Berry, Kristin Scott Thomas, Dany Boon e Michel Aumont. Originali i titoli di testa.
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