Regia di Adrien Maben vedi scheda film
Quattro baldi giovanotti suonano tra le rovine di Pompei in un tripudio di suoni da far tremare i morti non che le antiche pietre. Alla registrazione del concerto rigorosamente a porte chiuse, affinché proprio a nessuno venga in mente di assimilare i Pink Floyd al loro pubblico, si alternano immagini cosmiche e apocalittiche, le uniche ritenute degne di illustrare un evento di tale portata. In sapiente equilibrio tra vena melodica e sperimentazione elettronica, minimalismo espressivo e magniloquenza la musica è suggestiva e di ottima qualità, ma la terza componente del film costituita da interviste alla band mette l'accento sui limiti dell'operazione presentandoci quattro ragazzotti presuntuosi e antipatici e un intervistatore ridottosi a ripetere per tutto il film due sole domande: per voi i soldi sono importanti? tra di voi andate daccordo? Le risposte più attendibili, tra liti e processi, sono scritte nella storia successiva del gruppo.
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