Regia di Guglielmo Giannini vedi scheda film
Uno squalo della finanza, inviso a molti, cade dall’ultimo piano di un grattacielo newyorkese durante una festa nella quale si era ubriacato: omicidio o incidente? Film giallo fiacchissimo, approssimativo, scarso anche come film di propaganda antiamericana. Risibilmente posticcia l’ambientazione a New York (ribattezzata Nuova York in ossequio all’autarchia linguistica): una volta che si passa dai fondali dipinti alle poche scene in esterni, diventa chiaro che siamo in Italia. Non manca un domestico cinese di nome Shanghai (ma una volta viene chiamato Karakiri, forse per semplice confusione), né una portinaia nera dal viso spalmato di pece. Dopo un po', con sollievo dello spettatore, il solerte commissario vede che si è fatta una certa, accoglie senza obiezioni la versione di comodo propinatagli dai sospettati e chiude le indagini.
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