Regia di Noah Baumbach vedi scheda film
Il film scorre, in effetti, piuttosto fluidamente per tutta la sua durata, piuttosto breve. Ha il fascino di una "short story", qualcosa alla Carver o alla D'Ambrosio, ma mi è parso piuttosto esangue e masturbatorio, se si eccettuano certi sguardi. Forse, come per tutte le belle storie brevi, si deposita da qualche parte nell'anima e cresce piano piano. Chissà. Si attorciglia comunque molto bene attorno alla splendida "Hey You" dei Floyd.
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