Regia di Noah Baumbach vedi scheda film
Una coppia di scrittori newyorkesi (lui in declino, lei in ascesa) divorzia. Dei due figli, entrambi alle prese con le prime pulsioni sessuali (come del resto i genitori con le loro nuove relazioni), il maggiore parteggia per il padre e odia la madre, il minore viceversa: in una situazione di affidamento congiunto, le tensioni sono altissime. Poi, piano piano, le cose cambiano. Tipico film indipendente USA, con tutti i prevedibili vezzi autoriali, in particolare la cinefilia (ci sono citazioni di Velluto blu, La leggenda di Robin Hood, Fino all’ultimo respiro, e penso che anche il gatto smarrito alla fine alluda a Colazione da Tiffany); comunque ben sceneggiato e abbastanza interessante. Ricorda un po’ I Tenenbaum (qui Wes Anderson è produttore) per come raffigura una famiglia disastrata senza però arrivare al dramma.
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