Regia di D.J. Caruso vedi scheda film
«Se vuoi qualcosa da me, dovrai strapparmela con gli artigli»: Walter Abrams è uno squalo, un boss dei pronostici sportivi. Ha costruito un piccolo impero, ha i suoi uomini fidati, una bella sede a New York e una Tv via cavo in un piano di un grattacielo della Grande Mela per i consigli più importanti, quelli del weekend, compreso il Monday Night. Brandon Lang, invece, è un ragazzotto di Las Vegas, talentuosissimo giocatore di football americano costretto a riciclarsi in un call center per un disgraziato incidente che gli devastò un ginocchio. Quando dalle previsioni del tempo viene spostato sui numeri telefonici delle scommesse sportive, il vento comincia a cambiare: sfruttando l’esperienza accumulata sui rettangoli di gioco, diviene ben presto un mago dei risultati nel segmento dilettantistico. La fama arriva fino a New York e il diabolico Walter - un mentore a cui Al Pacino ci ha abituati almeno dai tempi di L’avvocato del diavolo - fiutando affari d’oro, ingaggia il giovane nella sua agenzia. Partendo da una serie di impressionanti dati reali, il film si diverte a scaraventare Pacino dall’altra parte della barricata rispetto a Ogni maledetta domenica di Stone. Niente che non sia stato già visto, ma non ci si annoia. Anche perché, come direbbe Abrams «metti l’orecchio sulla porta... Lo senti? È il rumore delle possibilità».
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