Regia di D.J. Caruso vedi scheda film
Brandon è un ex giocatore di football che ha dovuto rinunciare al professionismo per colpa di una frattura al ginocchio. Per caso inizia a cimentarsi nel mondo delle scommesse, e così viene notato da Walter Abrams (Al Pacino), che gestisce un'intera azienda il cui compito è quello di fornire dritte ai giocatori più accaniti, prendendo le dovute percentuali. Brandon diventa in breve l'uomo di punta del giro di Walter, azzeccando una serie sbalorditiva di risultati. Ma dopo un po' il vento cambia e l'ex giocatore sembra perdere il suo potere, mentre la posta in gioco per restare accanto al suo mentore diventa sempre più alta.
Il film di D.J. Caruso viene trascinato in avanti dal talento irresistibile di Al Pacino, che qui si cimenta nel classico ruolo del mattatore che tutto domina. Anche in una pellicola non eccezionale, Al Pacino è in sé uno spettacolo che vale il biglietto, capace di forgiare il proprio personaggio come uno scultore con un blocco di marmo. Per il resto, le varie vicissitudini riescono ad intrattenere anche se con qualche calo di tensione qua e là. La storia gira intorno al potere del gioco e a chi ci resta invischiato: Walter è il prototipo dell'individuo che deve scommettere su tutto, non solo nel lavoro ma anche nella vita privata, anche a costo di perdere, pur di provare quelle emozioni di cui non può fare a meno. Ma grazie a una moglie più saggia e allo stesso Brandon, riuscirà forse a salvarsi appena in tempo.
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