Regia di David Lean vedi scheda film
Pip (John Mills), figlio adottivo di un fabbro nell'Inghilterra di metà Ottocento, diventa improvvisamente erede di una cospicua fortuna. Arrivato alla maggiore età, scopre che il suo benefattore (Finlay Currie) è un evaso che egli - quando era piccino - sfamò durante la fuga. Pip perde il proprio cespite quando l'evaso, ritornato anonimamente in patria, viene incarcerato. Le sue sostanze potranno essere ereditate soltanto da eventuali figli. Pip allora lo informa che la sua erede è proprio la donna (Valerie Hobson) della quale è stato innamorato fin da piccolo. Dal romanzo "sociale" di Charles Dickens, ridotto per lo schermo da David Lean, Ronald Neame, Anthony Havelock-Allan, Kay Walsh e Cecil McGivern, un racconto degno della penna dell'autore de La piccola Dorrie, Oliver Twist (con cui si cimenterà in seguito lo stesso Lean) e David Copperfield che miscela avventura, melodramma sentimentale e trama gialla in una cupa ambientazione gotica. Grande suspense ma finale frettoloso e deludente. La produzione del film è dello stesso Ronald Neame. Due Oscar: miglior fotografia (Guy Green) e scenografia (John Bryan e Alfred Shingleton).
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