Regia di David Zucker vedi scheda film
La struttura è nota: comicità a sfondo sessuale e scatologico, recitazione sopra le righe, camei ironici (Bill Pullman e Michael Madsen tra gli altri) riferimenti alla politica e allo show business, sketch ricalcati su scene di successi al botteghino. Qui, dopo un breve prologo con comparsata della stella del basket Shaquille O’Neal, la parodia (letterale) è soprattutto quella di La guerra dei mondi: Craig Bierko è un tontissimo e triviale Tom Cruise, e chi odia la smorfiosaggine di Dakota Fanning verrà ricompensato. Ma anche la comunità idiota di The Village e la seriosità di Saw: l’enigmista e The Grudge. Nessuno è risparmiato: né Charlie Sheen (ucciso da un’indigestione accidentale di Viagra), né un Michael Jackson che avvicina bambini soli. Né il presidente Bush (Leslie Nielsen che ripete la situazione reale vista in Fahrenheit 9/11) né gli omosessuali, omaggiati da una versione black di Brokeback Mountain. E neppure l’intoccabile Clint: finalmente qualcuno ha osato dissacrare il melodrammatico incidente sul ring di Million Dollar Baby, con una serie a catena di rotture di collo. Gran finale (non è un peccato svelarlo, dato che il film è un patchwork senza progressione narrativa) affidato, significativamente, alla risata di un pazzo: Tom Cruise che festeggia in diretta televisiva il suo amore per la Holmes. Siamo sicuri che ci sia ancora da ridere?
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