Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Non è un brutto film, ma nemmeno un'esperienza da consigliare assolutamente. Certo è una dichiarazione d'amore di Bellocchio verso il suo mestiere, che va anche al di là della semplice retorica, ad esempio con l'esplicita filippica del personaggio di Cavina (secondo cui essere morti paga professionalmente). E' però anche una storia minuscola e spesso trascinata avanti con lentezza, con un finale che d'altronde non è semplicemente aperto, è proprio una voragine.
Un regista è in crisi, professionale ed in famiglia. Gli viene proposta la ripresa di un matrimonio, ma si innamora della sposa, che ricambia. Come impedire le nozze? Una persona qualunque lo farebbe materialmente, ma un regista agisce principalmente di fantasia...
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