Franco Elica, di professione regista, va in crisi quando sua figlia si sposa con un fervente cattolico e gli viene proposto di girare un'ennesima versione dei _Promessi sposi_. Decide quindi di partire, in cerca di ispirazione, per la Sicilia: qui conosce il principe Gravina di Palagonia, un nobile spiantato che gli chiede di effettuare le riprese per il matrimonio della figlia Bona. Franco si innamora subito della ragazza e fa di tutto perché queste nozze non s'abbiano da fare...
Note
Tra il serio e il faceto, Bellocchio mette in scena una sorta di "tragedia di uomini ridicoli", non priva di affondi polemici e immersa in una sospensione onirica e surreale.
per un pò ero perplesso, poi ho iniziato a capire…è ho capito che si trattà di un film laico, dalle invenzioni in regia di alta qualità, è la fine della fiaba la fuga della principessa. lucia non sposa renzo…
scusate… ma abbiamo visto lo stesso film? non dico che mi sono addormentato… ma quasi. non è minimamente coinvolgente, è autocelebrativo e spocchioso. non ricordo nulla degno di interesse
si riconosce istantaneamente lo stile di bellocchio: onirico, disilluso, fatto di incubi e visioni. una storia originale e coinvolgente al servizio di un'ottima regia e di un grande attore come castellitto.
Veramente brutto. una vera e propria (come si usa nel gergo cinefilo) sega mentale mal riuscita se non per il suo autore e i suoi osannatori…che godano con lui, a noi comuni mortali son toccati solo gli sgradevoli brandelli di inutili sofismi.
Bellocchio o si ama o si odia; il suo film si scaglia contro la società attuale criticandone usi,costumi e religioni. Spiazza, divide ma fa riflettere…
In un cinema come quello italiano fatto da abatini cinefili eternamente esordienti Bellocchio è l'unico vero AUTORE, ridotto anche dalla solitudine delle sue esperienze a fare film difficili e conturbanti. Un grande. Chi non lo capisce è vittima della mezza cultura massificata di sinistra che non sa di essere l'altra faccia del berlusconismo e preferisce i Vendola ai Bellocchio. leggi tutto
Un bell'occhio cinèphile a posarsi, tuttaltro che lieve, su pieghe e penombre d'un limbo metafilmico sulfureo e fuori tempo, sgranato e filtratissimo. No, magari non è il caso di scomodare nè Visconti nè Godard, ma per fortuna - caso ormai raro - si è al cospetto d'un cinema italiano ancora capace di smarcarsi dai clichè televisivi e fotoromanzeschi che il pubblico mostra tanto di gradire.… leggi tutto
Dopo aver illustrato con dovizia di particolari nell’”Ora di religione” l’inquinamento operato dalle istituzioni ecclesiastiche all’interno della nostra società, Bellocchio torna nuovamente alla carica con toni più sottili e velati, sovraccaricando di elementi stranianti e di vuoti (quasi) a perdere il suo personalissimo ritratto di un’Italia bigotta e conformista, inframmezzato da… leggi tutto
Franco Elica (Castellitto) è un regista che sta ultimando il casting per "I promessi sposi". Trovatosi in crisi di ispirazione e finanziaria, parte per la Sicilia, dove si imbatte prima in un regista di matrimoni semiprofessionista, quindi in un nobile decaduto (Frey) che gli chiede di curare la regia in vista del matrimonio di convenienza della figlia Bona (Finocchiaro). Franco si innamora…
Caso forse più unico che raro per un periodico che prova a suo modo a raccontare il cinema (almeno per quel che posso ricordare io), l’ultimo numero di Duellanti da pochi giorni in edicola, è interamente dedicato a…
Il 6 settembre esce un film che aspetto tantissimo: “Bella addormentata” di Marco Bellocchio.I film di Bellocchio mi sono sempre piaciuti, trovo… segue
Narrami, o Musa, di quegli eroici registi che tanto vagarono alla ricerca del'assoluto, tante location videro e scelsero, molti dolori videro e patirono sui set, per cercare il proprio e l'altrui trionfo . Ma gli…
E' una delle tappe importanti della vita ; rappresenta per molti il giorno più bello, per altri (pochi per fortuna) l'inizio di un incubo. Ma noi ci concentriamo sull'allegria di quell'evento e l'allegria che…
Non un film che hanno visto in molti. Anche perché Bellocchio, ancora più che Moretti, o piace o non piace. Difficile una via di mezzo. A me piace. Qua è autobiografico (boh, credo) e comunque si toglie molti sassolini dalla scarpa, direi più che sassi, macigni. Castellitto è al solito straordinario, protagonista assoluto, evidente alter ego di Bellocchio;…
Colgo questa occasione per dirvi che per l'intera giornata di domani non sarò presente all'interno del sito, dato che c'è il matrimonio del mio zio, proveniente dalla provincia di pisa. Quindi, questo…
In un cinema come quello italiano fatto da abatini cinefili eternamente esordienti Bellocchio è l'unico vero AUTORE, ridotto anche dalla solitudine delle sue esperienze a fare film difficili e conturbanti. Un grande. Chi non lo capisce è vittima della mezza cultura massificata di sinistra che non sa di essere l'altra faccia del berlusconismo e preferisce i Vendola ai Bellocchio.
Film delirante, nel bene e nel male. Se tutti i film di Bellocchio possono definirsi in qualche modo "surrealisti" o almeno "onirici", saltando senza pudore tante connessioni logiche fra una scena e l'altra, questo Regista di Matrimoni invece sprofonda di brutto nella palude dell'irrealismo, per risollevarsi di tanto in tanto, in corrispondenza di qualche trovata felice. Film anarchico in tutto…
Cinema cannibale, che si nutre di se stesso. Cinema che racconta il cinema, che mostra il cinema, che mostra il farsi del cinema. Storie contenute dentro a storie che parlano di storie che si riferiscono a storie....…
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Commenti (12) vedi tutti
Incommentabile. Va bene proprio per quelle 'parrocchie' politico-pseudo-intellettuali che si stigmatizzano per voce di Cavina.
commento di Karl78per un pò ero perplesso, poi ho iniziato a capire…è ho capito che si trattà di un film laico, dalle invenzioni in regia di alta qualità, è la fine della fiaba la fuga della principessa. lucia non sposa renzo…
commento di sirNon vale le due ore spese per guerdarlo. Film a dir poco pietoso; difficiale trovare dei legami logici tra le scene…
commento di Utente rimosso (figaro)bungiorno, notte.
commento di doylescusate… ma abbiamo visto lo stesso film? non dico che mi sono addormentato… ma quasi. non è minimamente coinvolgente, è autocelebrativo e spocchioso. non ricordo nulla degno di interesse
commento di piper75si riconosce istantaneamente lo stile di bellocchio: onirico, disilluso, fatto di incubi e visioni. una storia originale e coinvolgente al servizio di un'ottima regia e di un grande attore come castellitto.
commento di carpaBellocchio riesce a farci salire su un treno fatto di sogni, sospetti,misteri per chiudere con ironia facendoci capire che è stato tutto un sogno
commento di disorderVeramente brutto. una vera e propria (come si usa nel gergo cinefilo) sega mentale mal riuscita se non per il suo autore e i suoi osannatori…che godano con lui, a noi comuni mortali son toccati solo gli sgradevoli brandelli di inutili sofismi.
commento di raffaelSconclusionato e caotico, non mi è piaciuto per nulla. Non si capisce dove Bellocchio voglia andare a parare con questo film… che delusione.
commento di ForlornBellocchio è un lucido pazzo scardinatore, un film che sa di poesia feroce, essenziale…
commento di pollicilumIl cinema è montaggio. In Italia comandano i morti. Il matrimonio è la tomba dell'amore. Un film bellocchio.
commento di josebaBellocchio o si ama o si odia; il suo film si scaglia contro la società attuale criticandone usi,costumi e religioni. Spiazza, divide ma fa riflettere…
commento di battista82