Regia di Curtis Harrington vedi scheda film
ANTICIPAZIONE DEL FINALE. Secondo me il film è sicuramente ben girato, e non è sfilacciato o debole. L'importante è che uno non lo guardi - come evidentemente fanno molti - aspettandosi un horror, benché ve ne sia qualche venatura. E' semplicemente la storia di una donna praticamente pazza che ha un terribile segreto. La sua incapacità di accettare la morte della figlia è legata al suo averla fatta un vero idolo da adorare: le dava un'importanza smodata, ed era per lei senza esagerare la sua ragione di vita. La sola morte della fanciulla, per quanto tremendamente dolorosa, non basta da sola a spiegare la pazzia in cui scivola la protagonista. E' il rapporto distorto che aveva con lei già quand'era in vita. Credo che più di qualche genitore soprattutto oggi dovrebbe riconoscersi nel suo personaggio.
La narrazione è ben condotta e non mancano momenti di suspense, come pure una certa suggestione negli ambienti e nelle atmosfere. L'avevo visto da bambino e infatti in un certo modo mi aveva colpito e mi ricordavo qualche passo qua e là.
Vi è però nel film anche un elemento disturbante, e direi anche cinico, cioè l'inaspettata cattiveria dei due bambini, specie di lui. Il modo in cui bruciano viva la donna va - suggestionati forse dalla fiaba di Jansel e Gretel - al di là della legittima difesa da una persona comunque pericolosa; era sufficiente rinchiuderla nello sgabuzzino, poi fuggire e denunciarla. Per questo aspetto la pellicola mi ricorda certi film di Alexander Mackendrick, che a me non piace affatto. Proprio per questo elemento, il finale è a denti stretti e tutt'altro che consolatorio. Inquietanti, ma realistici, il personaggio dello spiritista e del cameriere avido. Nonostante il fatto dei bambini cattivi (forse un po' troppo), nel complesso il film mi è piaciuto e non è certo fallimentare.
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