Regia di Curtis Harrington vedi scheda film
Se in "Psyco" la scoperta della reale condizione della madre di Norman Bates, uno scheletro mummificato con parrucca e vestito, era il punto d'arrivo del pathos della pellicola, in "Chi giace nella culla..." è l'avvio:la signora bene Ruth culla una bambina (troppo cresciuta,per la verità) sussurandole parole amorose, e poi ci viene mostrato cosa davvero sta nell'attrezzo per infanti, un cadaverino vestito di tutto punto. Nel filone dell'horror e cinema comunque da brivido che implica bambini e signore che rivelano anime perverse, il film di Harrington sta troppo sospeso tra atmosfere macabre soft e musiche quasi disneyane per convincere:Shelley Winters è credibile,ma pecca per eccesso, andando spesso troppo le righe, anche se era il suo stile recitativo. E rimane una domanda:siamo sicuri che la cattiva sia una povera disgraziata squilibrata che non ha mai superato lo shock della figlioletta morta per disgrazia, che fa paura sì ai piccoli, e sicuramente non le faremmo accudire un qualsiasi bimbo,e non i bambini che le fanno fare una fine piuttosto brutta? Sia lecita la perplessità....
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