Regia di Curtis Harrington vedi scheda film
Un dramma dalle tinte horror, vagamente debitore ai fratelli Grimm per la citazione insistita ad Hänsel e Gretel.
La perdita della piccola figlia induce Rosie "Ruth" Forrest (Shelley Winters) tra le grinfie di uno spietato medium speculatore e delle domestiche che non esitano a simulare fittizi contatti con lo spirito della defunta bambina. Durante il periodo natalizio, la donna ospita due orfanelli, Christopher (Mark Lester) e Kathy, restando sconvolta dalla somiglianza tra Kathy e la figlia prematuramente scomparsa.
Dramma dalle tinte fiabesche (Hänsel e Gretel è il classico qui preso a riferimento) con vaghi sconfinamenti nell'horror. Co-prodotto da Arkoff e Nicholson -assieme al celebre Corman responsabili con la AIP del precedente (bel) ciclo dedicato ad Allan Poe- questo Chi giace nella culla della zia Ruth? è un film riuscito solo in parte, unicamente grazie alla buona performance della Winters, attrice dotata di physique du rôle alla quale, non a caso, l'anno seguente spetta corposo ruolo anche ne I raptus segreti di Helen.
E anche successivamente, nel 1979, il nostro Bolognini la vuole in un simile ruolo tragicomico per il grottesco (e ben più compiuto) Gran bollito, rilettura in chiave farsesca della triste vicenda di cronaca nera sulla "saponificatrice" di Correggio, Leonarda Cianciulli. Curioso che anche in questo ultimo caso il tema che induce alla follia la protagonista sia la maternità (mancata e causa di un frustrante e deviante stato depressivo). Da segnalare la presenza di Mark Lester, bambino prodigio (all'epoca) che pure aveva già solcato il set di Fahrenheit 451 (1966) ma, nonostante i buoni presupposti, all'età di soli diciannove anni abbandona i set cinematografici.
Titolo disponibile nel catalogo della Sinister che lo propone in una buona qualità video nel formato 1.85:1, con chiara e pulita traccia audio italiana. Durata della versione: 1h27m46s.
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