Regia di Gianni Vernuccio vedi scheda film
Antonio è un rispettabile architetto di mezza età, ancora piacente; Laide (diminutivo di Adelaide) è una giovanissima prostituta. Tra i due scocca qualche cosa che può definirsi un amore, quando lui prende a frequentarla anche fuori dalla casa d'appuntamenti dove lei lavora. Ma naturalmente la relazione è a dir poco turbolenta e costringe l'uomo a rinnegare il suo innato orgoglio, e la ragazza a sacrifici che non ha intenzione di compiere davvero.
Questa è la pellicola sulla quale Gianni Vernuccio, discreto mestierante dedito al cinema più popolare, investe tutto, mettendosi in gioco davanti a pubblico e soprattutto critica con l'illustrazione di un romanzo di Dino Buzzati. Ennio De Concini, Enzo Ferraris ed Eliana De Sabata mettono mano al copione, creando una storia ansiogena di incomprensioni, litigi furibondi e riappacificazioni sempre claudicanti con al centro due interpreti di sicura resa come Rossano Brazzi e Agnes Spaak. Quest'ultima, sorella minore della più celebre Catherine, cominciava ad avere i suoi primi ruoli importanti proprio in quel momento, dopo alcuni anni di gavetta in parti minori: indiscutibile la sua performance nella Lolita di questo film. Un amore, al di là della banalità del titolo, è un'opera dai contenuti interessanti, l'impietoso ritratto di un mondo patriarcale in decadenza nel quale i rapporti di forza tra uomo e donna sono spesso ribaltati. Ma nel complesso questo sottotesto ha un peso ben minore rispetto alla trama sentimentale e agli andirivieni di Antonio e Laide: cercare una profondità maggiore in questo film risulterebbe davvero una forzatura. Tra gli altri interpreti: Marisa Merlini, Gerard Blain e Lucilla Morlacchi. 5/10.
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