Regia di René Clair vedi scheda film
Uno degli ultimi film di Rene' Clair: il tenente Armand De La Verne scommette con i suoi commilitoni di sedurre la prima donna che gli capiti a tiro; la proposta cade su Marie-Louise, un'affascinante divorziata, ma conoscendola Armand se ne innamora veramente...
È uno dei migliori tra i film della maturità del regista: un esempio del "cinema de papà" a cui si opposero i registi della Nouvelle Vague, che può sembrare all'apparenza piuttosto desueto, ma in realtà è un riuscito dramma in cadenze di commedia, con una ricostruzione di prim'ordine della Belle Epoque alla vigilia della prima Guerra Mondiale. La fotografia a colori di Robert Lefebvre è molto curata, di gusto raffinato insieme ai costumi e alle scenografie; su tutto il film sembra aleggiare un'atmosfera di sottile malinconia per un'epoca ormai scomparsa, che non tornerà più. Clair non propone un film stilisticamente innovativo come "Jules e Jim" di Truffaut, ambientato nello stesso periodo, ma sembra voler riflettere su "Les jeux de l'amour et du hasard" (titolo di una commedia di Marivaux) dandoci la sua visione disincantata dei rapporti umani. Ottimo cast con parecchi divi del cinema francese: i due protagonisti Gerard Philipe e Michele Morgan sono abbaglianti di bellezza ma anche molto bravi nei rispettivi ruoli di dongiovanni impenitente e di donna matura che vuole ancora credere nei sentimenti; fra i caratteristi una giovane Brigitte Bardot lanciata verso il successo, una Magali Noel in versione cantante e il bravo Jean Desailly. Il film non ha la pretesa di essere un capolavoro, a tratti c'è qualche indecisione e qualche passaggio irrisolto, ma tocca anche corde emotive di grande intensità, soprattutto nella parte finale.
Voto 8/10
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