Regia di Giovanni La Parola vedi scheda film
Ispirato a un fatto di cronaca nera e vera (il Caso Gargano, trasferito in libro da Armando Cirillario), ... e se domani racconta la storia di un trentenne sognatore, immigrato siciliano in una città del Nord, innamorato perdutamente di Ketty che però sposa il suo migliore amico, nonché socio in affari. Sorprendiamo la vicenda nell’imminenza del suo epilogo, quando l’uomo è barricato in una banca e tiene in ostaggio clienti impiegati e direttore, chiedendo in cambio soldi e un elicottero per poter volar via. In realtà ambisce al gesto simbolico ed eclatante: gettare dal cielo migliaia di banconote e farla in barba (per qualche secondo) al capitalismo. Il protagonista si chiama Mimì, come il metallurgico di Giancarlo Giannini nel film omonimo di Lina Wertmüller, che gli autori e soprattutto Luca Bizzarri saccheggiano a mani basse. L’intento sarebbe la commedia grottesca (appunto) ma la timidezza dell’animo televisivo che pervade l’operazione impedisce ai toni di presentarsi nella loro faccia feroce. Malgrado gli sforzi (bravi gli interpreti, e soprattutto Sabrina Impacciatore, e volonterosa la regia), rimane il film che tutti volevano: da prime time su Italia 1, domenica 20.30, prima di Controcampo.
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