Regia di Mark Waters vedi scheda film
Dopo averlo visto si ha quasi l'impressione che qualcuno di San Francisco si sia ingelosito di "La città degli angeli" (ambientato a Los Angeles) ed abbia voluto farne una variante cambiandone diversi aspetti, ma non il suo contenuto profondo. Persino gli attori sembrano dei sosia di attori più importanti (lei di Meg Ryan, guarda caso protagonista di "La città degli Angeli"), e comunque l'atmosfera che viene creata è piuttosto simile.
Il film è comunque gradevole. Forse proprio perchè ci vuole far cullare nell'illusione di poter credere a un sogno, che cioè si possa vincere la malattia e forse anche la morte con l'amore (addirittura, però, in questo caso i due protagonisti non si conoscevano prima). E quindi giustissimo il titolo: "Se solo fosse vero". Perchè invece (ve lo garantisco io che ci sono passato) non è affatto vero, il miracolo è l'ultima zattera di salvezza a cui può aggrapparsi solo la nostra speranza, e nella nostra vita non avviene e non avverrà mai. Rassegnamoci: il nostro amore, per quanto grande, non potrà mai far uscire dal coma o da una gravissima malattia una persona, anche se la amiamo alla follia.
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