Regia di Mark Waters vedi scheda film
Reese Whiterspoon negli Usa è considerata una delle attrici più remunerative, alla stregua di Julia Roberts, ma da noi, come è accaduto anche a Sandra Bullock, non ha mai conosciuto altrettanto favore presso il nostro pubblico: vincitrice di un Oscar per il ruolo della sposa di Johnny Cash, l'attrice si presta sia in parti drammatiche che in film brillanti come questo "Se solo fosse vero". Modellato con più di un rimando al successone degli anni Novanta "Ghost", con una storia d'amore difficile da concretizzare per via della presenza un pò troppo eterea di uno dei due partners, il film ha una discreta tenitura di ritmo, ed è recitato piuttosto bene sia dalla protagonista che dal corrispettivo maschile Mark Ruffalo, e ha qualche buon spunto da commedia sofisticata, che però non compensano lo scivolone nel melassoso che arriva imperterrito verso il finale. La scena più divertente è quella in cui Ruffalo, dietro i consigli dello spirito della Whiterspoon, o meglio, della sua proiezione, tenta di soccorrere un uomo con una goffaggine che suscita sorrisi e risate, complessivamente il film si può vedere, ma non ce n'è urgenza.
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