Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Bruno (De Sica), investito dall'auto del direttore dei Grandi magazzini, viene indennizzato generosamente e assunto come autista per la consegna a domicilio. Subito dopo, in ascensore, si crede derubato del denaro appena ricevuto e sospetta la commessa Lauretta (Noris) che gli stava di fronte; scoperto che nessuno lo aveva derubato torna più volte da Lauretta per ottenerne invano il perdono: come da cliché di Camerini (gli stessi nomi e professioni ritornano in altri suoi film) Lauretta si innamora sempre più mentre si ostina a rifiutarlo, finché lui accetta le attenzioni di una commessa più disinvolta, che lo invita ad andare a sciare con il suo gruppo, gli fa comperare il completo da sci e poi se ne dimentica… Lauretta invece, pentita, decide di andare anche lei a sciare, e prende “a prestito” dal suo reparto dei magazzini un completo da sci: si troveranno solo loro due a passare la domenica piovosa in albergo e ne torneranno fidanzati; ma poi scoppia lo scandalo di furti ai magazzini, Lauretta è ricattata dal capo del personale che vuole passare qualche serata con lei e che convince Bruno che lei è ladra inaffidabile; equivoci, dissapori, e lieto fine con la scoperta della banda di ladri il cui capo è proprio il capo del personale e con un altro premio ai due fidanzati da parte del direttore.
Per anni Camerini ripete storielle simili con simili modi e toni e con poche invenzioni simpatiche, qui per esempio il furto della tenuta da sci che Lauretta indossa e poi si finge un manichino accanto agli altri quando il custode notturno passa a controllare… Di solito è bene vedere di fila i film di un regista per comprenderlo e apprezzarlo meglio, ma solo se il regista è bravo; per Camerini vale il contrario, dopo un po' diventa stucchevole tanto è ripetitivo e sempliciotto, e non stupisce che dopo la guerra, con l'emergere di ben altri autori, perda anche quel po' di verve che aveva avuto fino allora.
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