Regia di Mohsen Makhmalbaf vedi scheda film
La danza è bellezza applicata al ritmo pulsante dell'esistere, ed ispirata dall'amore. Il suo respiro è intenso, morbido e leggero come una carezza appassionata. Il battito del cuore scandisce, come il ticchettio di un orologio, i rari istanti in cui l'anima è piena di emozione, e che pure sono labili e fugaci come fiamme di candele al vento. L'autunno è vento che spazza via le foglie, ed irrompe violento nella vita come il furioso, e devastante, scorrere del tempo.
Le amanti di John sono quattro come gli elementi fondamentali, i punti cardinali e le stagioni: sono indispensabili, però non sufficienti; onnipresenti, eppure variabili; eterne, eppure passeggere. Ognuna di esse contiene solo una parte della verità e dell’anima dell’amore, che parla attraverso i loro corpi e le loro menti: la prima muove le braccia come ali, ad indicare gli eterei voli della fantasia; la seconda muove i piedi come battiti del cuore, ad indicare il palpito terreno della sensualità; la terza è la donna intellettuale, che usa la scienza e apprezza la poesia, e la quarta la donna libera, che cerca il piacere e conquista l’uomo per poterlo dominare. “Sesso e filosofia” è un titolo commerciale, poco calzante al contenuto del film. Tuttavia quel binomio rispecchia, sia pur in modo approssimativo, la doppia valenza, per metà fisica, e per metà spirituale, dell’indagine condotta intorno al sentimento.
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