Regia di Rupert Wainwright vedi scheda film
Premesso che non ho visto l'originale, ritengo questo remake un prodotto modesto, ma guardabile. La storia racconta il ricadere di colpe dei progenitori sui discendenti: i fantasmi di equipaggio e passeggeri di un veliero, depredato e bruciato dai maggiorenti di un insediamento in una brulla isola al largo degli Stati Uniti durante la seconda metà del XIX secolo, sono casualmente destati e tornano tra i vivi, avvolti in un'innaturale coltredi nebbia, per ottenere vendetta. Suspence, atmosfere cupe, brevi esplosioni di violenza permeano l'intero film. La storia presenta alcuni punti oscuri e qualche forzatura in un prevedibile fluire degli eventi, funzionale però allo scioglimento (il casuale ritrovamento del diario di uno dei progenitori consente ai protagonisti di comprendere la natura del fenomeno nel quale si trovano coinvolti). In particolare nell'ultima parte del film, scene del passato si alternano a scene del presente. Recitazioni poco convincenti - in particolare quella della co-protagonista che sembra avere un particolare legame con gli eventi del passato - sono compensate da un'ambientazione evocativa.
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