Regia di Gleb Panfilov vedi scheda film
un sindaco donna di una grossa città russa seguita nelle sue attività comunali di brava compagna e nelle vicende di casa e famiglia. c'è un suono, un rumore, la colonna sonora scopro(e non un difetto della pellicola veramente rovinata), che accompagna la protagonista e noi insieme a lei, come un male inesorabile che tanto ti si piglia e t'imbriglia, ti soffoca e non ti lascia vivere. anche le compagne più fedeli, che vestivano modestamente perchè non avevano bisogno di vestire altrimenti, venivano sopraffatte dalla tirannia della russia comunista. la sindaca vuole fare per la madre russia, per i compagni cittadini, per dimostrare al mondo ancor prima che per se stessa, ma... ALLA PRESIDENZA, LA COMPAGNA X Y CHIEDE LA PAROLA. vediamo le mani chiudere il biglietto e cominciare a passarlo di mano in mano fino a quando l'immagine si allarga per vedere il cammino del biglietto e la nostra sindaca si perde in un mare di gente, di teste riprese dall'alto. mai più sguardo rivolto alla cinepresa fu così rassegnato, nella freddezza di quello sguardo addomesticato e deluso. che grande film, grande interprete, grande uso della musica.
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