Regia di Franco Diaferia vedi scheda film
Mentre la compagnia teatrale di Castrovillari “Scena Verticale” gira l’Italia con il divertentissimo spettacolo Kitsch Hamlet, ovvero squarci di Shakespeare in un contesto calabrese che sembra elaborato da Ken Loach, sul grande schermo (quantomai piccolo...) si cade in una sorta di buco nero della volgarità. L’ex conduttore di Striscia la notizia Franco Neri è un immigrato calabrese che arriva a Torino, inseguendo un’eredità. Qui ha a che fare con un notaio gay che si chiama Culbello... Stop, basta così, ma vi assicuriamo che in confronto al resto di questa incredibile vicenda che riduce la calabresità al di sotto degli stereotipi minimi consentiti, il Bagaglino è Baudelaire. Siamo, per intenderci, sotto il livello del Sergio Vastano di Italian Fast Food, e in più si toccano momenti di becerume davvero inediti. Sono tornato al Nord conferma quel che in triste solitudine chi scrive pensa da anni, ovvero che Zelig sia il nuovo Drive In, con la differenza che gli effetti deleteri del secondo si sono fatti sentire dopo più tempo, mentre il linguaggio, il ritmo, i tormentoni molesti del primo nuociono in tempo reale. Nulla di personale con Franco Neri, Ale & Franz, Sconsolata, Claudio Bisio e compagnia cantante: ma che almeno ci (e si) risparmino i film!
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