Regia di Jon Favreau vedi scheda film
Ovvero "Jumanji" (l'autore del romanzo di partenza è lo stesso) trasportato nello spazio. Al posto di rinoceronti e cacciatori ci sono, prevedibilmente, alieni e robot cattivissimi, e la moralina finale è la solita, bisogna volersi bene (i due fratellini protagonisti all'inizio si odiano).
Il risultato non sarebbe neanche sgradevole, se ci fossero dietro Spielberg o Joe Dante, e se fossimo nel 1985.
Oggi però tutto appare datato, anacronistico, e spento. E se il regista sa amministrare bene effetti visivi e spaventi, non conosce però l'arte dell'ironia, e non riesce a spezzare in maniera convincente la monotonia dell'intreccio. Sprecato Tim Robbins nel ruolo del papà.
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