Regia di Marco Amenta vedi scheda film
È possibile che un uomo (Bernardo Provenzano) riesca a vivere nascosto su un’isola da 42 anni, braccato da centinaia di poliziotti, e continui a essere il capo supremo di Cosa Nostra? L’inquietante interrogativo viene posto in forma retorica dagli autori Andrea Purgatori e Marco Amenta, con quest’ultimo al timone di regia, di questa interessante ed educativa docu-fiction, che non a caso vanta tra i suoi crediti la fattiva collaborazione dell’Associazione Libera di Don Luigi Ciotti. La risposta, la conosciamo tutti, è sì, è possibile. Anche se proprio in queste ore, mentre il film circola nelle sale e nei circuiti d’essai della Penisola, l’avvocato di Provenzano dichiara o confessa (lanciando, forse, messaggi trasversali e/o subliminali a chissà chi) che il suo assistito molo probabilmente è morto, perché - sostiene - non è possibile che un uomo possa vivere nascosto su un’isola da 42 anni braccato da centinaia di poliziotti. Il delirio è tutto pirandelliano e la terra è quella dei misteri e dei vulcani. Un lavoro che ci aspettiamo possa essere visto in Tv quanto prima e imprescindibilmente in prima serata.
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