Regia di Glauber Rocha vedi scheda film
Il ruolo dell'intellettuale, di sinistra, forse anarchico, al servizio dei potenti, conteso tra populisti, dittatori e capitalisti, e tuttavia alieno dall'assumersi qualsiasi tipo di responsabilità. I politici sono avversari ma speculari: Diaz e Vieira non si distinguono, mentre in mezzo, a fare da ago della bilancia sta il capitalista Fuentes, con la chiesa eldoradiana (= brasiliana) che sembra invece stare dalla parte del poulismo di Vieira. Il destino dell'intellettuale non potrà che essere quello di una fine nichilista.
Con una messinscena di stampo brechtiano, "Terra in trance" ebbe nel cinema brasiliano la stessa dirompenza che i primi film di Godard ebbero su quello francese. Glauber Rocha (1938-1981) era il fratello maggiore che lotta con i genitori per ottenere quelle libertà di cui godranno anche e soprattutto i fratelli più giovani: senza di lui non sarebbero probabilmente esistiti in quanto autori né Salles né Meirelles.
Gli attori sono quasi tutti funzionali alla recitazione straniata e straniante del film, eccetto forse il protagonista (Filho), che non ha il "fisico" del poeta (sembra un Klaus Kinski più robusto e meno folle), ma piuttosto del pugile o dell'avventuriero (in)deciso a tutto.
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