Regia di Samuel Fuller vedi scheda film
Divenuto negli anni titolo di culto, estemporaneo omaggio al film di guerra classico e proseguimento del genere, "Il grande uno rosso" è una pellicola a lungo rimaneggiata, oggi visibile anche con i minuti tagliati all'epoca della sua prima uscita sugli schermi: amato da molti che scrivono di cinema, narra l'avventura umana e guerresca di una squadra di marines che spazia dall'Africa all'Italia fino alla Francia, per chiudersi con l'ingresso nei campi di sterminio dell'Europa dell'Est. Duro ma non crudele, epico ma amaro, il film è avvincente, girato benissimo da un autore per natura "contro", ma che conosce la macchina cinema al punto di saper imbastire un lungometraggio spettacolare ma anche equilibrato, denso ma mai retorico: il sergentaccio Lee Marvin, adattissimo al ruolo, è un carattere umanissimo,che trova il suo apice nella silenziosa scena del rapporto breve e intenso con il bambino moribondo incontrato nel lager, gli fanno buona corona un pugno di giovani interpreti tra cui l'eroe di "Guerre stellari" Mark Hamill. Un film importante che piacerà non poco agli amanti del grande cinema americano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta