Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Philip Marlowe è l'Antieroe perfetto.Laconico,dotato di un sarcasmo onesto,di un'acutezza pari al suo brillante istinto investigativo,è ,nonostante tutto un "loser" di classe,un idealista recidivo,che mantiene una sua integrità morale,malgrado la bassezza dell'ambiente che lo circonda.Molte le incarnazioni sullo schermo del detective creato da Raymond Chandler,James Garner,Elliott Gould,Robert Mitchum(in due film),e quello più famoso,Humphrey Bogart.Oreste Del Buono,anni fa,in una prefazione chandleriana,aprì una diatriba intellettual-letteraria su chi fosse il miglior Marlowe visto al cinema,proponendo l'indolenza ironica di Mitchum al posto della segaligna secchezza di Bogey.Ne"Il grande sonno" di Howard Hawks,la trama viene ulteriormente ingarbugliata,i dialoghi sono scattanti,il carisma del duo Bogart-Bacall spadroneggia,si fatica un pò ad orientarsi nell'oscura missione dell'investigatore privato.A mio parere,però,pur essendo un noir d'alta scuola,con ritmo serrato,e recitazione ottima,nel "Grande sonno" hawksiano fatica ad emergere la vena nascostamente romantica di Chandler,supportata dai monologhi interiori del personaggio sulla pagina scritta,e la chiosa splendida del romanzo manca del tutto,rendendo questo film certo da non perdere,ma come puro congegno cinematografico da prendere a modello,non come racconto filosofico truccato da giallo.
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