Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Il Marlowe dell'immaginario collettivo,in cappello e sigaretta.Ogni ulteriore rilettura del personaggio comunque è partita da qui e si che ce ne sono un altro paio di Marlowe che per me sono entrati nel mito.Ma tutto parte da qui.O vogliamo partire da qualche anno prima,dal quel folgorante Il Mistero del falco di John Huston?Voi mi direte che sono ignorante,quello è Sam Spade...e avete ragione sono due personaggi diversi ma l'anima è sempre la stessa,la raffigurazione è sempre quella a forma di Bogey.Avete presente quando si associano irrazionalmente due cose che magari non c'entrano nulla l'una con l'altra?O che si confondano due volti,due scene,due film?A me succede con questo film di Hawks e con Il mistero del falco di Huston.E'totalmente irrazionale ,non è che abbiano poi tutti questi tratti in comune a parte il magnestismo animale di Bogey.Eppure a volte mi capita di farli intersecare l'uno nell'altro senza soluzione di continuità quando mi perdo dietro al loro labrintico intreccio.Hawks era abituato a girare film in cui la sceneggiatura facesse della linearità il proprio punto di forza .Qui abiurò da tutte le sue precedenti convinzioni e si immerse in un intricatissimo groviglio di suggestioni,deviazioni,notazioni a margine,delitti insoluti.Un intreccio talmente articolato nel suo labirintico incedere che anche gli attori ne erano perplessi e si favoleggia che anche a Chandler non ridessero tutti i conti per quanto riguarda gli omicidi.Ma forse questo è il lato meno importante.L'indagine di Marlowe si sviluppa in modo inaspettato.Si parte da una piccolezza e poi cominciano a fioccare cadaveri.Ma la soluzione corretta dell'intrigo non interessa a me spettaotre nè sembra interessare al regista.Questo è un film che annoveriamo nel genere noir perchè ne mutua alcune caratteristiche ma allo stesso tempo se ne distacca:non ha la classica voce fuori campo che spiega tutto,non sembra che sia una faccenda di soldi,la dark lady che in questo caso dovrebbe essere la Bacall in realtà è molto più cristallina di Marlowe,l'intreccio è così complicato che quasi si dimentica da dove si è partiti.Marlowe è un investigatore frutto degenere della metropoli,sempre pronto nelle risposte anche se non sempre trova adeguata sponda.I dialoghi sono fulminanti,di ironia amara disillusa ma che sanno caricarsi di nero sarcasmo.La mano di Faulkner è decisamente ben avvertibile.Il noir solitamente si muove in ambienti sordidi e fumosi qui invece ci muoviamo per una magione di grosso pregio,la casa del generale,per localini alla moda e per villette dei quartieri residenziali.Il tutto immerso nel buio più fitto,un oscurità che attanaglia tutto.Il dato comune di tutti i personaggi è che tutti hanno qualcosa da nascondere,nessuno racconta la verità pura e cruda.E Marlowe se ne accorge progressivamente sulla sua pelle ricoperta di lividi e sulla sua psiche anche se non sembra scossa neanche un po'da tutto quell'agitare di pistole sotto il suo naso.Poi ora dirò anche una bestemmia da cinefilo:a me ha colpito molto più Martha Vickers con il suo muoversi felino rispetto alla Bacall.La Vickers è una visione di grandissima sensualità anche a più di 60 anni di distanza,uno sguardo così lascivo e carico di ambiguità lolitesca che è difficile per me da dimenticare.L'impatto sul film della Bacall cresce col passare dei minuti ,all'inizio entra in scena quasi casulamente e lo fa in punta di piedi,ma è innegabile che tutto il discorrere attorno al fascino di Lauren sia dovuto ai duetti ad alta gradazione erotica che ha col suo Humphrey e non posso negare che ho cercato in ogni scena la complicità dei loro sguardi,dei loro gesti sapendo della loro relazione a quel tempo.E credo che tutti o quasi abbiano fatto questo tipo di ricerca.Probabilmente Il grande sonno è un film che può lasciare ababstanza interdetto il cinefilo purista,probabilmente ci si perde dietro agli omicidi e alla brutalità mostrata a favore di camera,probabilmente alla fine non tornano tutti i conti.Ma vuoi mettere la suggestione che evoca?Vuoi mettere la rievocazione di un atmosfera dall'odore di piombo?Vuoi mettere i dialoghi fulminanti e gli attori favolosi?E?un film da assaporare lentamente momento per momento,gustarselo completamente sequenza per sequenza come si farebbe con un sigaro cubano di ottima marca o con la bottiglia del vostro liquore di malto preferito.Un film che vive di uno stile abbacinante e di un aura di mito che lo precede e lo segue.Perchè quando ti metti a vederlo sai già che mito del cinema ti stai apprestando a vedere e a esplorare.Dopo questa esperienza mediatica completa sarai anche tu che contribuirai a rafforzare la diffusione del suo verbo cinematografico...Scusate mi sono fatto prendere un po'la mano,ma questo è un film che mi entusiasma ogni volta che lo vedo....un capolavoro...
una visione di una carica sensuale ancora intatta a più di 60 anni di distanza
non male
la sua importanza cresce col passare dei minuti
un mito in carne,ossa e (ormai)pellicola.Lui è una delle icone dell'arte cinematografica
praticamente questo è un oggetto estraneo alla sua filmografia ...per questo ancora più da valorizzare la sua regia perfetta
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